Battaglione

Battaglione "Leopard"

Autore: Jean Schramme
Titolo:  Battaglione "Leopard"
Sottotitolo:  Ricordi di un Africano Bianco
Introduzione:  Marco Valle
Formato:  15 X 21
Pagine:  293 + 1/16 f.t. di foto in b/n e 1/8 f.t. di foto a colori
Rilegatura:  Filo Refe
Copertina:  Brossura con plastificazione opaca a 4 colori
Prezzo:  25,00 euro


Autore:
Jean Schramme nasce a Bruges, nelle Fiandre il 25 marzo 1929 e ad appena diciotto anni si stabilisce nell’allora Congo Belga. Assolto il suo servizio militare nei para-commando coloniali, sceglie la vita del piantatore e diventa proprietario di una grande tenuta nella foresta equatoriale. Nel 1960 all’indomani dell'indipendenza del Congo decide di rimanere per continuare la sua attività imprenditoriale, ma, inevitabilmente, rimane implicato nella guerra civile. Raggiunto il Katanga insorto, forma un reparto d’indigeni e volontari bianchi con cui combatte sino alla caduta della repubblica secessionista. Nel periodo 1964-65 combatte al comando del X Commando (X Colo). Coinvolto nel tentativo di colpo di stato contro Mobutu, presidente del Congo, Schramme è sconfitto e deve ritirarsi con il suo reparto verso Bukavu. Dopo un epico assedio durato tre mesi — 123 mercenari bianchi (15 italiani) e 700 indigeni contro l’armata governativa forte di 20.000 uomini — il “Leopardo” è costretto a passare in Rwanda, dove smobilita il reparto. Per il governo di Bruxelles Schramme diventa presto un personaggio scomodo. Dopo soggiorni in Portogallo e Bolivia si trasferisce in Brasile. Rinchiusosi nel silenzio più assoluto, Jean Schramme muore nella sua piantagione brasiliana il 14 dicembre 1988 all'età di 59 anni.

Quarta di copertina:
Attraverso le memorie di Jean Schramme il lettore potrà ricostruire la tragedia congolese, una delle pagine più crudeli della recente storia africana. La vicenda militare e politica del “Leopardo” — com’era soprannominato dai suoi uomini — si dipana e s’inoltra nei grovigli della decolonizzazione e della guerra civile: dall’immediata implosione della giovane repubblica e la morte di Lumumba alla secessione del Katanga, dall’intervento dell’ONU e la vittoria dei “centralisti” al ritorno di Tshombe e la sua repentina caduta sino alla vittoria di Mobutu, la battaglia di Bukavu contro 20.000 soldati dell’ MNC e la resa degli ultimi mercenari.
Battaglione Leopard, quindi, non è solo un avvincente libro di guerra e d’avventura ma è anche un documento importante, in ambito sociale, politico e militare, per comprendere e capire, almeno parzialmente, una vicenda intricata quanto opaca e, ancor oggi, poco indagata dagli storici - come illustra il saggio introduttivo del giornalista e ricercatore Marco Valle.
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